Progetto NoiSicuri - COMUNE DI VILLASANTA (MB)

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 Progetto NoiSicuri

L’Amministrazione Comunale di Villasanta  in data 30 dicembre 2011 ha aderito al progetto “NOISICURI”, i cui scopi, motivazioni e modalità sono illustrati ampiamente e dettagliatamente nella brochure qui allegata (brochure).

Il progetto “Noi Sicuri” e’ un progetto rivolto alla “SICUREZZA STRADALE” nel quale sono state svolte le seguenti attività:

1) Analisi del territorio e definizione progetto;

2) monitoraggio e analisi preventiva del traffico e delle velocità lungo alcune strade comunali, preventivamente individuate dal Comando polizia Locale, in assenza dell'installazione dei dissuasori sotto indicati;

3) conferenza stampa di presentazione del progetto;

4) campagna di divulgazione del progetto ai cittadini, ai media e alle istituzioni;
5) fornitura ed installazione di n. 7 (sette) dissuasori a cabina in polietilene ad alta visibilità, predisposti per il montaggio del kit di supporto per l'apparecchiatura di rilevazione delle infrazioni di velocità, comprensivi di n. 7 (sette) predisposizioni per l'ancoraggio a terra delle cabine in siti differenti;
6) monitoraggio ed analisi successiva del traffico e delle velocità nelle strade ove sono stati installati i predetti dissuasori;
7) conferenza informativa rivolta alla cittadinanza ed ai media, con la presentazione dei risultati;
8) attivazione sperimentale dell'attività di rilevazione delle infrazioni, mediante espletazione di una sessione di controllo della velocità, di durata pari a circa due ore;
9) eventuale spostamento delle cabine/dissuasori, in altri siti alternativi eventualmente predisposti.
10) Fine sperimentazione e messa a regime del sistema di controllo

Questi sono i dati rilevati dal monitoraggio di alcune vie prima e dopo l’istallazione dei dissuasori: dati rilevazioni

Sono stati istallati fino ad oggi n° 7 dissuasori di velocità a cabina, denominati “Velo OK”, a rotazione in diversi punti delle seguenti strade:

 

> Viale della Vittoria

> Via Leonardo da Vinci

> Via Segantini

> Via Alessandro Volta

> Via Amatore Sciesa

> Via della Resega

> Via Tiziano Vecelio

Caratteristiche

Le cabine “Velo OK” hanno la caratteristica di essere facilmente spostate sul territorio ed il loro continuo
riposizionamento in siti diversi consente di mettere in sicurezza a turno tutti i punti più critici e di mantenere
massima nel tempo l’attenzione degli utenti della strada. Si tratta di strumenti idonei e in grado di limitare la
pericolosità di alcune strade cittadine e rendendole più sicure.
Il progetto prevede inoltre di eseguire il monitoraggio del traffico sulle strade interessate, mediante apposite
apparecchiature radar che acquisiranno in entrambi i sensi di marcia velocità, data e orario relativo al
passaggio di veicoli. Si potranno avere così delle statistiche che permetteranno di capire quali tratti di strada
sono piu’ critici ed in quale periodo della giornata.
Questa nuova metodica, sperimentata e successivamente ampiamente diffusa in altri paesi e province,
(dove ha già dato risultati estremamente positivi in termini di abbattimento dell’incidentalità), si può definire
come una sorta di versione cittadina del famoso “TUTOR” in quanto, anche se con logiche completamente
diverse, ottiene lo stesso effetto di controllo costante sugli automobilisti.
Il sistema si basa sull’installazione a margine della strada una serie di colonnine (denominate “dissuasori di
velocità a cabina Velo OK) colorate ed estremamente visibili agli automobilisti, recanti l’indicazione del limite
di velocità e della presenza del controllo elettronico della velocità. I «Velo OK» sostanzialmente sono
«cabine vuote» che segnalano agli automobilisti i limiti di velocità della strada che stanno percorrendo. Le
colonnine possono fungere da semplice dissuasore oppure, alloggiando al proprio interno le apparecchiature
di rilevazione della velocità, possono fungere anche da vero e proprio “autovelox”.
La deterrenza consiste appunto nel fatto che l’automobilista non può sapere in quale di esse si trova un
rilevatore (che peraltro può essere facilmente trasferito da una cabina all'altra). A rotazione, quindi, la Polizia
Municipale metterà in funzione con il rilevatore, una cabina alla volta, sanzionando all'occorrenza e
scoraggiando anche il trasgressore più indisciplinato. Si tratta di una questione psicologica. Chi si imbatte in
questo sistema è indotto a rispettare i limiti. L'automobilista, infatti, non può sapere in anticipo se e quale
colonnina rileverà l'infrazione.
Tuttavia, a prescindere della messa in funzione o meno dell’apparecchiatura di controllo, il ripetersi in serie
di tali colonnine rende costante l’effetto dissuasivo lungo tutto il tratto di strada coperto, durante tutte le 24
ore (le colonnine si rendono visibili anche di notte mediante l’emissione di un segnale luminoso
intermittente). Ci sarà quindi più sicurezza per i pedoni e per i residenti, e questo è lo scopo per cui verranno
installati.
 

Legittimità

In merito alla legittimità dei dispositivi istallati questo e’ quanto viene dichiarato nel portale di riferimento della Polizia Locale: http://www.poliziamunicipale.it/aree/attual.aspx?s=4&idt=6&id=3802 

COMUNICATO STAMPA POLIZIAMUNICIPALE.IT (21.03.2014)

Gli armadietti porta autovelox fin tanto che non saranno espressamente vietati dalla legge potranno continuare ad essere utilizzati anche se il Ministro delle infrastrutture la pensa diversamente. Al momento infatti non esiste alcuna disposizione normativa che impedisca ad un comune di installare a bordo delle proprie strade, nei punti più pericolosi, i contenitori dei controllori elettronici del traffico. Certamente questi manufatti dovranno essere impiegati per effettuare controlli, anche se saltuari. E non dovranno costituire insidia o pericolo per la circolazione stradale. E neppure potranno essere installati senza alcuna logica, in un numero esorbitante rispetto alle reali esigenze di controllo. Ma dire che questi contenitori sono vietati appare decisamente fuori luogo. Nessuna disposizione normativa al momento vieta l'installazione di questi armadietti che non possono essere classificati ai sensi del codice stradale e relativo regolamento. Quindi se il Ministro dei trasporti intende vietarli dovrà essere approvata una disposizione ad hoc, ovvero diramato l'atteso decreto interministeriale che da quasi 4 anni è in attesa di essere divulgato per regolare compiutamente l'impiego degli autovelox in Italia. E regolare finalmente anche la ripartizione dei proventi autovelox al 50% tra ente proprietario della strada ed organo accertatore.

COMUNICATO STAMPA POLIZIAMUNICIPALE.IT (19.03.2014)

Il ministero dei trasporti (che è l'organo tecnico di coordinamento della circolazione stradale) in verità ha sempre sostenuto il contrario. Ovvero che i manufatti porta autovelox pur non essendo inquadrabili in nessuna tipologia prevista dalla normativa stradale possono essere utilizzati come armadi di contenimento dei misuratori elettronici. In mancanza dell'attesa circolare (dal 2010!) che dovrà rivedere completamente anche le regole sull'utilizzo dei misuratori di velocità (e definire la ripartizione dei proventi ecc..) tutto sembrava chiaro. I comuni che vogliono effettuare controlli di velocità nel centro abitato e scoraggiare la velocità eccessiva possono installare qualche box porta autovelox. Con la presenza della pattuglia vicino al misuratore sarà quindi possibile utilizzare il manufatto per elevare sanzioni. Nel restante periodo di tempo l'armadio vuoto (ovvero senza autovelox) sarà un ottimo deterrente per gli autisti più spericolati. Poi come al solito qualche comune si è fatto prendere la mano. Invece di installare qualche armadietto da utilizzare a turno con l'autovelox ne ha acquistati a decine, senza mai utilizzarli per effettuare controlli. Anzi, decidendo appositamente di utilizzarli solo come deterrente, scatenando giustamente le ira dell'opinione pubblica. Come sempre accade per qualche episodio riprovevole di cattivo impiego di risorse pubbliche a pagarne dazio ora però saranno tutti i comuni. Con l'uscita del ministro, infatti, sembra possibile prospettare due sole ipotesi per il prossimo futuro. I box autovelox saranno vietati per legge. Oppure questi ingegnosi sistemi finiranno per essere disciplinati per evitare una proliferazione indiscriminata senza senso.

Al momento le considerazioni del ministro però non sono sorrette da un preciso dettato normativo. Dire ad un sindaco che non può installare un armadietto porta autovelox in un tratto di strada particolarmente pericoloso del suo centro abitato, oggi, è come dire al primo cittadino che non potrà montare quel certo tipo di arredo urbano perché pericoloso. Spetterà all'amministrazione comunale decidere come e dove installare il manufatto, nel rispetto della sicurezza stradale e delle disposizioni in materia di responsabilità erariale per chi eventualmente sperpera denaro pubblico.
 
 

Costi e risultati

 Ecco quanto è stato speso per la sperimentazione e l'attuazione dell'intero progetto ( non solo quindi per l'acquisto dei dissuasori) e i risultati dell'incidentalità nell'ultimo triennio (2011/2013):
 
 
 
 
 

 

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